Le Rotte del Cagnan - Ponte Dante a Treviso

Scavalca il Cagnan Grande presso la sua confluenza nel Sile, collegando fra loro riviera e piazza Garibaldi. Era in origine conosciuto come ponte dell'Impossibile perché, pare, sia stato costruito dopo vari fallimenti dovuti al fondo limaccioso dei fiumi che rendeva difficoltosa l'erezione di una struttura stabile. Nel 1865, in occasione del sesto centenario dalla nascita di Dante Alighieri, il ponte fu ribattezzato e fu innalzata una stele sulla quale sono riportati i versi del Paradiso in cui il poeta citava Treviso, indicandola implicitamente «dove Sile e Cagnan s'accompagna».

La località è chiaramente indicata dalla stele eretta in onore del Grande Poeta.

Sotto i portici dell'adiacente Piazza Garibaldi esisteva e c'è tuttora una vecchia osteria chiamata da Amadio e dalla Siora Rosa,ora al Dante, dove mio padre,ad farri fatti, si recava con i suoi clienti a bere l'ombra, e ad ogni vigilia di Natale con i supi dipendenti (una ventina a quell'epoca), a mangiare i 'bigoi in salsa' e il baccalà,una tradizione di quei tempi.

L'osteria era frequentata anche da pescatori locali,da Toni Grespan corista,Messenio,Toncia.I loro attrezzi del mestiere (rissaggi,bartoei,togne), li lasciavano appesi  ai pilastri dell'argine del Sile.

Come si entrava, a destra,c'era il banco della mescita, e subito dopo una porta in legno ; sugli stipiti in legno,l'oste segnava  le consumazioni che dava a credito ai pescatori.

Ogni tanto, durante la giornata, qualcuno dei clienti si alzava dalla sedia perchè aveva prurito alla schiena e andava a strofinarsi sullo stipite cancellando i numeri scritti con il gesso.

Sempre in Piazza Garibaldi, si poteva ammirare il bel viale che costeggia il Sile e la bella cascata scomparsa per l'aumentato livello del fiume.

Qui, l'argine  del Sile era protetto da pilastri uniti fra loro da ferri rotondi, dove la gente poteva sedersi.

Il Cagnan del tempo ina una sua rubrica intitolata" Satu parcossa" scriveva :

- Satu parcossa che i feri dea riviera xe storti ? Parchè tute 'e matine se senta per lezar el giornal el mecanico del Ponte Dante ch'el pesa 120 chili."